Pagina iniziale
indice comunicati
COMUNICATI 2011
COMUNICATI 2010
COMUNICATI 2009
COMUNICATI 2008
 

Comunicati stampa

Data Oggetto
19.04.2012 COMUNICATO STAMPA n° 014
Radar metereologico della Protezione Civile nazionale attivato a Buccheri
   

Allegati

scarica comunicato

 

UFFICIO DEL VICE SINDACO
COMUNICATO STAMPA DEL 16.04.2012
 

Il secondo semestre dell’anno 2011 appena trascorso, è servito per il “rodaggio”, se così lo si può definire, dell’enorme palla che troneggia nella località Padre Filippo, proprio a ridosso di Monte Lauro, sommità degli Iblei a 1002 metri di altezza dove esiste ancora oggi la bocca di un vulcano spento che ai suoi tempi eruttò tanta lava che permise di dare lavoro agli scalpellini della pietra nera, per effetto della solidificazione della lava in pietra, ove comparirono tante cave.
“La palla radar, almeno così come la si vede transitando nella provinciale per Giarratana, appare come un’enorme struttura su di un tralicio, afferma il vice Sindaco Gianni Garfì, spuntata così in un battibaleno in mezzo al bosco di pini ma la struttura è stata posizionata lì, strategicamente in quel posto, ad opera del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, con innumerevoli autorizzazioni da parte di Enti locali, provinciali, regionali e nazionali; per il ritardo della sua funzionalità, ci furono diverse proteste”.
Il Doppler Weathr Radar, così è il nome tecnico scientifico della struttura in banda c, costruito dalla Selex Sistemi Integrati, una società tedesca, è fissato su di una torre alta 15 metri e il suo meteo radar tarato per la pioggia, installato appunto all’interno dell’enorme palla grigia che lo protegge dalle intemperie atmosferiche, si muove 24 ore su 24 a 360°, rilevando dei segnali che a loro volta, vengono trasmessi ogni 15 minuti al centro di Protezione Civile di Roma via satellite infatti, delle apposite parabole si vedono installate in vari punti della torre.
I dati vengono poi elaborati da personale specializzato e distribuiti alle Regioni e queste ultime, li ritrasmettono in via locale, tramite i personal computer, agli Enti locali e periferici come Comuni, Province, Prefetture, Forze dell’Ordine, ecc…; avranno sempre un controllo remoto e faranno capo al Centro Funzionale della Regione Siciliana.
La Commissione incaricata dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, presieduta dall’Ingegnere Paola Pagliara, Responsabile procedimento del contratto di fornitura e realizzazione rete radar nazionale del Dipartimento Nazionale Protezione Civile, era composta, oltre che della stessa Pagliara, anche da vari esperti incaricati di effettuare il collaudo tecnico, statico e amministrativo della struttura.
Un’opera costata oltre 2 milioni di euro iniziata nel 2008 e terminata agli inizi del 2009, costruita in un posto strategico con una copertura ottimale dato che in zona non c’erano ostacoli; a livello sperimentale, il radar è partito sperimentando la cenere vulcanica dell’Etna che crea problemi di pericolo per gli aerei che si servono dell’Aeroporto di Fontanarossa e quindi di appoggio e ausilio ai gestori del traffico aereo che indirizzano gli aeromobili verso rotte più sicure, esempio unico al mondo; l’integrazione di questa struttura, con le altre due esistenti nel catanese ma di piccole dimensioni perché trasportabili sui vari siti interessati, si integra con la rete nazionale, tracciando l’evoluzione dell’eventuale pennacchio di fumi e pulviscoli vulcanici, consentendo di determinare in maniera tridimensionale il campo dei venti e quindi di avere pure quel monitoraggio necessario per una previsione a breve qualora ci siano eventi parossistici; la messa in funzione è ormai partita a regime da parecchi mesi e a livello internazionale, è una delle reti più avanzate; questo radar è uno dei 6 installati a sistema fisso in Italia mentre 4 sono quelli mobili di cui uno installato a Catania; al suo interno, la struttura è dotata anche di un enorme gruppo elettrogeno capace di dare continuità alla mancanza di energia elettrica nonché di software e sistemi computerizzati che possono vedere all’istante il lavoro che sta producendo il radar; gli operatori possono eventualmente lavorare in tutta sicurezza, al coperto da eventuali fonti di radiazioni del radar in quanto tutto coibentato a norma.
“Il progetto di questi enormi radar, è partito nel 2000 con la cosiddetta Legge Soverato che ha creato strumenti per dare prevenzione alle piene rapide o alle condizioni atmosferiche improvvise e avverse infatti, come stiamo assistendo da un po’ di tempo a questa parte, l’intera Penisola è investita da condizioni di maltempo improvvisi causando anche danni alle strutture e alle vite umane non per ultimo il vortice ciclonico che ci ha colpito direttamente qualche settimana fa portando Buccheri nelle statistiche regionali come uno dei centri più danneggiati; questi sistemi aiutano a prevenire e a conoscere, seppur con tempi molto ristretti, le condizioni del tempo in larghe fasce di territorio, ovviamente scelto strategicamente nella Penisola per poterlo abbracciare tutto tra cui questo di Buccheri che è di fondamentale importanza per l’intera isola di Sicilia, continua Garfì”.
Esempio lampante è stata l’esercitazione Mesimex in Campania; il progetto fu presentato nel 2006 dall’allora Capo del Dipartimento Guido Bertolaso e dal Responsabile dell’ufficio prevenzione rischi della Protezione Civile Bernardo De Bernardinis.
Durante una delle visite di collaudo a Buccheri, l’Ingegnere Paola Pagliara ha incontrato anche una delle ditte che ha effettuato alcuni lavori con maestranze locali, l’Amministrazione Comunale in quel momento rappresentata dal vice Sindaco Gianni Garfì e gli uomini del Corpo Forestale, rappresentati dalle Guardie del locale Distaccamento che ha competenza per la zona boscata dove è installato il radar.
 

     
   

Buccheri lì, 16.04.2012
Il Vice Sindaco
e Assessore al Territorio e alla Viabilità Rurale
P.I. Gianni Garfì

 

 © 2004 2014 Comune di Buccheri Tutti i diritti riservati

 Realizzazione  Art Advertising