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L'Aquilone
Il giornalino scolastico del I° Istituto comprensivo statale di
Buccheri
Incontro con Claudio Fava
“In lui vediamo il coraggio
del padre” |
Il nostro Istituto, quest’anno,
ha sviluppato il progetto di “Educazione alla Legalità” per
sensibilizzarci e farci capire il pericolo che si corre quando ci si
schiera con la mafia. Ci siamo occupati dell’argomento partendo da
alcune considerazioni sulla mafia siciliana. Infatti, negli ultimi
decenni si sono enormemente diffuse, soprattutto al Sud, le
estorsioni ai danni di piccoli imprenditori, commercianti, artigiani
che vengono costretti a pagare periodicamente una certa somma di
denaro, il cosiddetto “pizzo”, per non subire le violenze della
criminalità.
a scuola, attraverso videocassette e ricerche, ci siamo resi conto
del coraggio che hanno dimostrato magistrati, giornalisti e
poliziotti nel combattere il fenomeno mafioso. |
A conclusione del nostro
progetto, ha tenuto una conferenza presso la sede della Biblioteca
Comunale di Buccheri, il 6 marzo 2004, l’euro parlamentare Claudio
Fava, figlio del giornalista Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia il 5
gennaio del 1984. Claudio Fava, durante la conferenze, ci ha
sensibilizzato sull’omertà. |
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La vasta rete del potere mafioso
si regge sulla complicità di coloro che sanno e sul silenzio di
coloro che, essendo vittime dei criminali, non hanno il coraggio di
denunciare i delitti. Claudio Fava, inoltre, ci ha fatto capire,
attraverso degli esempi pratici su avvenimenti quotidiani, che, già
alla nostra età, si possono verificare degli atteggiamenti mafiosi.
Fava ci ha sollecitato a combattere la mafia, incoraggiandoci a
ribellarci ai soprusi e ai ricatti. Ci ha detto anche che, per
combattere la mafia, non bisogna essere superuomini, ma uomini, che
hanno deciso di opporsi all’illegalità, pur sapendo che ciò può
portare gravi conseguenze.
Classe 2^a
Scuola Media |
La
mafia
La mafia è una cosa spregevole
che ti mette nei guai
costringendoti ad uccidere,
a spacciare.
Ti porta nel buio senza luce.
Ti porta sull’orlo di un burrone.
Dietro te c’è la famiglia, davanti loro,
i mafiosi che non ti danno tregua,
ti stanno addosso,
ti promettono la “bella vita”che però ti
sporca la coscienza.
Non puoi uscire dal giro,
e dentro di te, sei disperato,
non puoi chiedere aiuto e ti trovi solo,
nell’immensa solitudine
che ti porta alla morte.
Adnan Akhrif Classe 2^
Media
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