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DOP Monti Iblei
Un riconoscimento europeo per l'Olio
Extravergine di Oliva
Le
principali Cultivar |
Tonda Iblea
(sinonimi: Cetrala, Marmorina, Raffiuna,
Firrisa).
Interessa prevalentemente la Sicilia sud-orientale, e
segnatamente le province di Caltanissetta, Catania, Ragusa,e
Siracusa. I comuni in cui è maggiormente diffusa sono
Buccheri, Buscemi, Caltagirone, Caltanissetta, Cassaro,
Chiaramonte Gulfi, Gela, Ferla, Francofonte, Giarratana,
Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarino, Mazzarrone, Monterosso
Almo, Palazzolo Acreide, Ragusa, S. Michele di Ganzaria,
S.Cono e Vizzini.
Per le sue attitudini si coltiva negli altopiani Iblei, da cui
l'omonima denominazione d'origine dell'olio extravergine, dove
dà buoni risultati nei terreni più fertili. Si riscontra anche
in terreni più poveri con profilo limitato della collina, dove
dà produzioni discrete.
Il frutto di pezzatura superire ai 6 g ha una resa in polpa
del 90% in peso; si può lavorare come oliva da tavola verde o
nera. La resa in olio del 17-19% mostra ottime caratteristiche
organolettiche, apprezzate soprattutto per l'equilibrio, la
punta di dolce, il lieve sentore di amaro e piccante. L'epoca
di maturazione è tardiva.
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Moresca
(sinonimi: Maiorana, Turdella, Reale, Catanisa,
Imperiale, Iannusa, Nerba).
Diffusa nella parte centro orientale della Sicilia, si
riscontra in particolare nelle province di Catania, Siracusa,
Ragusa, Enna e Caltanissetta.
Si coltiva con buoni risultati produttivi nelle zone
collinari; manifesta in genere limitata alternanza.
Il frutto di pezzatura elevata, matura precocemente, ed è
molto adatto per la preparazione di olive nere al sale secco.
La resa in olio si aggira sul 16-19%; buona la sua qualità.
Nel suo ambiente è mediamente resistente al freddo; mentre, è
sensibile al cicloconio, alla mosca e alla rogna. La cultivar
è autosterile.
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Nocellara Etnea
(sinonimi: Nuciddara, Paturnisia, Patriscina,
Pizzuta, Marmurigna, Marmurina, Oliva di Paternò, Rappara,
Turturella, Virdisi, eccetera).
La varietà trova diffusione soprattutto nelle province di
Catania e di Siracusa. Nel Catanese è presente soprattutto
nell'area pedemontana a sud-est dell'Etna, in particolare nei
comuni di Paternò, Belpasso e Misterbianco.
Si tratta di una varietà coltivata per il prodotto da mensa e,
pertanto, dà grandi risultati in terreni fertili. Nei terreni
poveri accentua l'alternanza produttiva. La produttività, in
genere, è elevata. Le drupe hanno la polpa spessa, di media
consistenza e di qualità pregiata, con un rapporto
polpa/nocciolo pari a 6. Eccellente per la produzione di olive
verdi da tavola poichè resiste bene alla concia. La resa in
olio è buona e può raggiungere il 18-20%.
La varietà resiste poco al freddo. Non è molto sensibile alla
mosca dell'olivo e alla rogna; mentre, si mostra sensibile al
cicloconio.
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