Incerte sono le
origini di Buccheri, come del nome: alcuni lo fanno derivare dal "Buker",
nome di un comandante saraceno, altri dalla combinazione di "Bous" e di
"Hera". a ricordare che qui vi pascolavano le sacre vacche di Hera.
I1
territorio intorno è ricco di testimonianze archeologiche che
testimoniano la presenza dell'uomo in antichissima data: una serie di
capanni pastorali, costruiti con tecnica megalitica ricordano tale
presenza.
II mito ricorda poi che in queste contrade il pastore Dafni
pascolava i suoi armenti e quelli degli dei, al suono del flauto.
Collocata lungo le pendici del
monte Lauro (986 m) vide insediarsi sul suo territorio Siculi,
Romani, Bizantini e Arabi. Furono proprio gli Arabi a colonizzare il
territorio, in precedenza e in gran parte ricoperto di vaste pineta
e boschi di frassini e querce, procedendo ad un vasto programma di
"appoderamento".
Gli Arabi, con ogni probabilità, a difesa dei territori colonizzati
fortificarono il colle Tereo, cingendolo di una muraglia e
insediandosi attorno ad esso.
Ma l'edificazione del castello,
sullo stesso colle, si deve ai Normanni, i quali, cacciati gli
Arabi, trasformarono il fortilizio in un ben munito castello.
Questo presentava due torrioni a
difesa dell'ingresso principale rivolto a Sud-Est e una torre
centrale, il mastio. Di questo castello restano oggi alcuni
importanti resti.
I primi signori di Buccheri, di cui si ha notizia, furono i Paterno,
che vennero nel 1088. Successivamente il borgo, già sviluppatosi
attorno al castello, passò ad Alaimo. Leontino e da questo alla
Famiglia Montalto. Primo barone di Buccheri fu Gerardo Montalto,
investito nel 1313. Dopo due secoli la signoria del paese passo alla
famiglia Morra, e da questa agli Alliata-Villafranca, che
governarono fino al 1812.
Il primo nucleo del paese e costituito dalle casette costruite
attorno al castello e nell'area lungo il crinale del colle verso
est, coincidente con 1'attuale quartiere della Badia e del Casale.
Qui fu fondata nel 1212 la Chiesa
di S. Antonio; nel 1453 il monastero di S. Benedetto e intorno a
questa data l'antica Chiesa di S. Maria Maddalena, presso l'ingresso
est del paese.
Nel corso del XVI e XVII secolo il paese crebbe lungo il pendio sud
del castello. Tale tendenza fu accentuata dopo il terremoto del
1693, che distrusse il paese quasi totalmente.
Il centro Fu ricostruito sullo
stesso sito, ma verso la sottostante valletta, allora attraversata
da un canale d'acque, che fu ricoperto verso il 1770.
Dopo il terremoto la
Chiesa di S. Antonio fu direzionata verso sud (in origine
guardava a nord) e la
chiesa della
Maddalena spostata nell'attuale sito. La chiesa di
S. Antonio domina
il paese dall'alto di una scenografica scalinata (costruita nel
1911). Nell'interno a tre navate si possono ammirare due
interessanti quadri di
G. Borremans dipinti nel 1728, un bel paliotto d'altare
cinquecentesco nell'altare della navata sinistra. La chiesa di
S. Maria Maddalena
risale al '400 ed era situata prima del terremoto, ad est del
castello, sul colle detto della chiana. Fu ricostruita nel sito
attuale lungo l'asse viario della via Vittorio Emanuele. La facciata
si deve all'architetto buccherese Michelangelo Di Giacomo, che vi
lavorò fino al 1750.
Nell'interno e nella navata di
destra è collocata la statua marmorea della Maddalena, scolpita nel
1508 da Antonello Gagini. La chiesa Madre hauna facciata incompleta;
notevole nell'altare centrale un crocifisso ligneo del XVI secolo,
una tela seicentesca raffigurante S. Michele nella navata sinistra e
un quadro raffigurante S. Ambrogio, patrono del paese, della metà
del secolo XVIII.
Isolato su un modesto poggio a ovest del paese, è il piccolo ma
suggestivo Santuario della Madonna delle Grazie (sec. XVII-XVIII),
un tempo cenobio di Frati eremiti. A otto km da Buccheri, in
direzione: di Lentini, si incontra la Chiesa di S. Andrea, edificata
verso il 1225 per iniziativa di Federico II.
E' in stile gotico, ad una
navata, con ingresso originario ad ovest, per i monaci del convento
annesso, e a nord per i fedeli. E' uno degli esempi migliori di
architettura religiosa del periodo svevo.
Ritornando a Buccheri, da piazza Loreto si raggiunge la grotta di S.
Nicola, una chiesa cristiana scavata nella roccia di fondazione
antichissima: e ricoperta di affreschi di cui si vedono le tracce
ancora oggi.
Sull'altipiano del monte Lauro, che sovrasta il paese, sono ancora
visibili le numerose neviere, attive fino ai primi decenni di questo
secolo. Numerosi rifugi di pastori a pianta circolare e costruiti
con blocchi squadrati di pietra nera sono le tracce più appariscenti
dell'antica civiltà agropastorale iblea.
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