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ZELKOVA SICULA 

Diffusione e habitat
L'unica popolazione esistente di Z. sicula, scoperta nel 1991, è formata da 200-250 esemplari, ubicati nel bosco Pisano, una querceta di circa mezzo ettaro che cresce a 450 m di altitudine, sul versante settentrionale dei Monti Iblei, nella Sicilia sud-orientale, in prossimità di Buccheri (SR).

Conservazione
La Z. sicula è considerata dalla IUCN una specie in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered) ed è stata inserita nella lista delle 50 specie botaniche più minacciate della area mediterranea.

Esiste un progetto di recupero della popolazione relitta di Z. sicula, finanziato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e realizzato da Legambiente e dall’Istituto di Genetica Vegetale del Cnr di Palermo. Il progetto si inserisce nel contesto di Countdown 2010, la campagna di iniziative lanciata dalla IUCN per contrastare la perdita di biodiversità.

La Zelkova sicula è una pianta appartenente alla famiglia delle Ulmaceae, endemica della Sicilia.

Critico

Classificazione scientifica

Nomenclatura binomiale

Zelkova sicula
G.Di Pasquale, G.Garfi & Quézel, 1992

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Progetto:Forme di vita

Sicuramente molti avranno visto il film “Jurassic park”, la storia di come tramite tecniche di clonazione genetica un isola viene ripopolata dai dinosauri. Se non si e’ ancora riusciti a far rivivere questi grandi rettili, alcune piante sono tornate dalla preistoria. In realta’ non sono serviti esperimenti o manipolazioni genetiche, ma un po’ di fortuna e un la curiosita’ di due botanici siciliani, Garfi e Di Pasquale che insieme al professore Quezel dell’Universita’ di Marsiglia hanno scoperto questa nuova specie. Meglio dire riscoperto perche’ la Zelkova era diffusa in tutto il bacino dl Mediterraneo e nei territori limitrofi, fino a quando i grandi sconvolgimenti climatici, periodi di siccita’ e poi glaciazioni, non ne determinarono l’estinzione. Gli unici esemplari di Zelkova conosciuti erano stati trovati allo stato fossile, con una datazione per i campioni piu’ recenti, trovati nel Lazio, che si aggira a circa 31.000 anni fa, facendo pensare che questa pianta possa essere apparsa sulla terra nell’era terziaria, piu’ di 5 milioni di anni fa. Si trattava dunque di una pianta considerata scomparsa, ma l’estinzione era solo apparente: pochissimi esemplari infatti sono sopravvissuti e sono quelli trovati dai due botanici siciliani. In un bosco a Buccheri, vicino a Siracusa, la Zelkova si era nascosta e aveva continuato la sua vita millenaria senza che nessuno prima del 1991 ne notasse l’esistenza. Solo altre due specie di Zelkova erano conosciute al mondo: la Zelkova abelicea, che cresce sull’isola di Creta, e la Zelkova carpiniflolla, che cresce in Caucaso. Oggi inserita nella lista degli alberi monumentali, non per la grandezza, ma per il valore storico, si sta cercando di trovare il mondo per facilitarne la riproduzione e salvare cosi’ la Zelkova sicula definitivamente dall’estinzione, e magari un giorno farla diventare diventare una pianta comune nei nostri giardini, ritornando a ripopolare la terra dopo milioni di anni.
Si presenta come un arbusto che non supera i 2-5 metri d’altezza, con foglie molto piccole, scarsamente lobate , coriacee e pelose.

 

Sicilia: terra di piante preistoriche

E’ rara e ha origini antichissime. La Zelkova, questo è il nome scientifico della pianta, appartiene infatti a un genere relitto della flora forestale del Terziario, che si è estinto in tutta Europa in seguito alle glaciazioni del Quaternario. Due elementi in grado di far comprendere perfettamente l’importanza della scoperta, da parte di Giuseppe Garfì, della sezione di Palermo dell’Istituto di genetica vegetale (Igv) del Cnr, nell’area dei monti Iblei (Sicilia sud-orientale), di alcuni esemplari di questa specie, nuova per la scienza, e descritta come ‘Zelkova sicula’. “Si tratta di un evento eccezionale, soprattutto in un contesto in cui l’estinzione di innumerevoli entità floro-faunistiche e i problemi della conservazione della biodiversità sono diventati un fatto pressante”, commenta Francesco Carimi dell’Igv-Cnr.
L’intera popolazione di Zelkova (230 individui) è concentrata su una superficie estremamente ridotta (circa 200 x 15 m), che si sviluppa lungo un piccolo impluvio, una ‘nicchia di rifugio’ che offre una disponibilità idrica in grado di compensare, seppure parzialmente, il deficit di umidità climatica. Allo stato attuale, inoltre, i frutti sono risultati sterili e la capacità riproduttiva di queste piante sembra affidata unicamente all'emissione di polloni caulinari (rami che si formano dal fusto) e, soprattutto, radicali (rami che si formano dalle radici).
“La presenza di questa specie relitta in un’unica zona molto circoscritta e il delicato equilibrio che caratterizza il suo attuale habitat”, spiega Carimi, “rendono indispensabile assicurarne la sopravvivenza e migliorarne le prospettive di conservazione. Per questo l’Igv-Cnr ha messo a punto, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e la collaborazione di Legambiente, un progetto di recupero della Zelkova sicula collegato alla campagna della Iucn “Countdown 2010”, finalizzata alla riduzione significativa della perdita di biodiversità entro il 2010, e che passa attraverso fasi ben definite: censimento dell’intera popolazione, conservazione dell’habitat attuale e restauro ambientale, studio della struttura genetica della popolazione sopravvissuta attraverso l’analisi del Dna, produzione di materiali di moltiplicazione (talee autoradicate), diffusione della specie in riserve gestite da Legambiente, realizzazione di un campo collezione presso un sito dell’Igv-Cnr e, infine, campagne di educazione e sensibilizzazione”.
Nell’ambito delle iniziative per la conservazione della biodiversità, l’intervento attuato per la Zelkova si inserisce pienamente nelle attività specifiche dell’Istituto del Cnr che, sempre nello stesso territorio, ha appena concluso il progetto “Valutazione e conservazione della variabilità del germoplasma forestale in Sicilia”, che la sezione di Firenze dell’Igv-Cnr ha intrapreso con l’Azienda Foreste Demaniali dell’Isola allo scopo di salvaguardare le specie forestali, con particolare riferimento a quelle endemiche e relitte.
“La nostra ricerca”, spiega Anna De Carlo dell’Igv-Cnr di Firenze, “ha fornito un’ampia integrazione di informazioni sulla caratterizzazione strutturale del soprassuolo, sulla tipologia vegetazionale e sulla caratterizzazione genetica delle specie presenti nelle aree gestite all’Azienda Forestale sicula e ha evidenziato una diversità genetica molto elevata in tutte le specie esaminate, mostrando anche che alcune popolazioni sono un ‘residuo’ di quelle ancestrali presenti durante il Terziaro. I risultati ottenuti sottolineano dunque la necessità di potenziare gli sforzi per la conservazione e la protezione di questa area, importante bacino di biodiversità”.
Tra le specie studiate nel corso del progetto, oltre alla ‘Zelkova sicula’, l’ ‘Abies nebrodensis’ e la ‘Betula aetnensis’, il ‘Taxus baccata’, la ‘Quercus petraea’, e il Pinus pinaster di Pantelleria.

 
 
Bibliografia

Di Pasquale G., Garfì G. & Quézel P. Sur la présence d'un Zelkova nouveau en Sicile sud-orientale. Biocosme Mésogéen 1992; 8(4)–9(1): 401–409.

Garfì, G. Zelkova sicula, raro endemita siciliano. Origine, evoluzione, prospettive di conservazione. Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. Catania 1996; 29(352): 267–284.

Garfì, G. On the flowering of Zelkova sicula (Ulmaceae): additional description and comments. Plant Biosystems 1997; 131(2): 137–142.

Garfì G., Barbero M. & Tessier L. Architecture and growth patterns of Zelkova sicula (Ulmaceae) in south-east Sicily as a response to environmental conditions. Journal of Mediterranean Ecology 2002: 3(2-3): 65–76.

Garfì, G. 2006. Zelkova sicula. In: 2007 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2007.

Nakagawa, T, Garfì, G., Reille, M. & Verlaque, R. Pollen Morphology of Zelkova sicula (Ulmaceae), a recently discovered relic species of European tertiary flora: Its description, chromosomal relevance, and paleobotanical significance. Review of Paleobotany and Palinology 1998; 100: 27–37.

 

  

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