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Data Oggetto
13.03.2012 COMUNICATO STAMPA n° 009
Devastazione a causa del vortice ciclonico a Buccheri: ingenti i danni
   
   

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UFFICIO DEL VICE SINDACO
Assessorato al Territorio e alla Viabilità Rurale
COMUNICATO STAMPA DEL 13 MARZO 2012
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Dopo l’ondata di maltempo del 21 e 22 Febbraio scorso che ha provocato una serie di danni alle infrastrutture viarie principali e secondarie, il colpo di grazia è arrivato con il vortice ciclonico che si è abbattuto il 9 e 10 Marzo scorso nella Sicilia sud orientale con i forti venti e particolarmente il comprensorio ibleo con le forti piogge.
Una goccia di aria fredda in quota, come la definiscono i metereologi, staccatisi dal vortice polare nei primi giorni di Marzo, è scivolata fino al cuore del deserto del Sahara dove, a contatto con aria molto più calda, si è in vorticata e si è diretta con traiettoria verso gli Stati mediterranei, attraversando la Tunisia e la Libia, entrando quindi nel Golfo della Sirte dove a contatto con l’acqua mite del Mediterraneo, si è ulteriormente rinvigorita, favorendo la nascita di grandi sistemi nuvolosi carichi di pioggia e sabbia che sono stati spinti da venti impetuosi sulle coste sud orientali della Sicilia.
La figura ha assunto la forma di un TLC (Tipical Like Cyclon) ovvero piccoli cicloni mediterranei, eventi molto rari per le nostre zone che, per 24 ore, ha fatto pochi spostamenti, scaricando quindi nelle stesse zone, quantitativi enormi di acqua; data la posizione del minimo del ciclone, che come detto è rimasto praticamente per oltre 24 ore nello stesso punto, la direzione dei venti di Levante (orientali e sud orientali) e la configurazione dei Monti Iblei, le stesse zone hanno ricevuto in 24 ore quantitativi di pioggia equivalenti alla pioggia che di solito in queste zone cade durante tutto l’Inverno difatti, il paese di Buccheri ha registrato due primati non di piacere ma di enormi danni: il primo con ben 230 mm. di pioggia salendo nel podio più alto e precedendo Palazzolo Acreide, Vizzini, Caltagirone e Mineo e il secondo primato come il centro più colpito, fortunatamente senza danni alle persone ma con una sequela di eventi alle case, alle infrastrutture viarie, alle conduzioni di acqua, ai terreni agricoli, alle autovetture, alle linee telefoniche ed altro ancora quindi, dopo i 155 mm. di pioggia di due settimane fa, neanche il tempo per poter far assorbire l’acqua, che è arrivata quella più forte con maggiore quantitativi, raggiungendo quasi i 400 mm. in 3 giorni.

Questa premessa tecnica serviva per far capire l’entità della violenza che si è abbattuta nel territorio di Buccheri con il vortice ciclonico che ha posto a dura prova tutto l’apparato di soccorso difatti, immediatamente appena arrivate le prime segnalazioni da parte del Dipartimento della Protezione Civile e dalla Prefettura, il Sindaco Gaetano Pavano, ha disposto la costituzione immediata del Coc, il Centro Operativo Comunale di soccorso, coadiuvato in tutte le operazioni dal vice Sindaco e Assessore al Territorio e alla Viabilità Gianni Garfì.
Intanto l’ordinanza sindacale ha disposto la chiusura delle Scuole di ogni ordine e grado per la giornata di Sabato, lasciando a casa alunni e corpo insegnante, evidentemente per scongiurare ogni eventuale pericolo come pure sono stati immediatamente sospesi i cantieri della Forestale dove i Lavoratori dovevano recarsi per il lavoro silvo colturale.
“Già dalle ore del giorno del Sabato, siamo stati allertati per il distacco di una copertura di 24 metri quadri che il vento di circa 120 km. orari ha sollevato da un’abitazione di via Umberto, facendola precipitare e incastrare in altra via civica, la via Ignazio Barberi, tra un’abitazione e uno studio tecnico, creando ingenti danni, fortunatamente senza che qualcuno vi transitasse nel preciso momento, afferma Gianni Garfì; la Polizia Municipale, coadiuvata dal Comandante Francesco Trigili, ha disposto immediatamente la chiusura dell’arteria mentre io stesso ho organizzato la macchina dei soccorsi con mezzi e personale comunale per poter rimuovere quell’enorme copertura che aveva spaventato i vicini con un’enorme boato, tra un vento impetuoso che impediva la sicurezza e i movimenti e l’incessante pioggia; una volta posta in sicurezza la copertura, è scattato l’allarme vicino la Scuola Media dove 4 alberi di pino sono stati letteralmente sradicati dalla attigua pineta e lanciati in mezza alla SS 124 in zona largo Ponente, anche qui senza che nessuno passasse con l’auto in quel momento e subito ci siamo prodigati per spostarli e porli in luoghi di minima sicurezza stradale.

La gravità degli eventi assumeva momento dopo momento tutta la sua consistenza infatti, venivano registrate altre 3 scoperchiamenti di tetti, seppur in modo parziale, con l’acqua che entrava a catinelle nelle abitazioni con gli stessi inquilini in preda alla paura e al panico; il Sindaco si adoperava a partecipare alle operazioni di soccorso assieme a me, monitorando quello che accadeva in paese per tutto il giorno, con linee telefoniche in contrada Piana letteralmente divelte dalla furia del vento, decine e decine di tegole e onduline strappate dai tetti delle case e riversate per strada con gravi pericoli, studi professionali allagati, bassi di condomini e sottoscale allagati dall’acqua con infiltrazioni un po’ dappertutto, autovetture sfondate nei parabrezza, tratti di manto stradale di via Natale Cappello che si sollevava come il burro, rami di alberi spezzati alla Villa Comunale e a piazza Matrice e poi i danni fortissimi alle reti viarie provinciali ricadenti nel territorio comunale e le strade interpoderali come la Sciffitto-Bragnolina che ha ceduto in un tratto centrale con lo sprofondamento di circa un metro laterale della carreggiata per 35 metri di lunghezza, un ulteriore sconquassamento nella Pizzitto-Pirazzo, nella strada che collega piazza Fratti a Fontanelle ed altre diramazioni interne e poi le strade provinciali, con la SP 71 Buccheri-Cava ancora ulteriormente compromessa, ben 5 frane nella SP 72 Margio-Talarrita che hanno invaso di terra, interi tratti muro di contenimento e detriti la carreggiata con un modesto costone in forte movimento, la SP 10 Buccheri-Sortino che è diventata un lago d’acqua con tratti in cui non si distingueva più la campagna e il manto stradale dove l’acqua passava e ripassava da un lato all’altro, non avendo più alcun sbocco, con lo stazionamento nella carreggiata di oltre 10 cm. di acqua, pericolosissima per il traffico veicolare.
A notte inoltrata, ci siamo recati, a seguito di segnalazione, sulla SP 5 Buccheri-San Giovanni dove una frana di proporzioni gigantesche con circa 450 metri cubi di terra, aveva tagliato in due la carreggiata; era impossibile attraversarla con tutto il fango e quant’altro c’era in strada seppur avevamo pensato di agire immediatamente per non lasciare chiuso il transito; le intemperie però e il buio c’è lo hanno sconsigliato tant’è che abbiamo provveduto, di concerto con i Tecnici della Provincia Geometri Antonino Petruzzelli e Vincenzo Altamura, di provvedere alla chiusura immediata per motivi di sicurezza, informando costantemente la sala operativa della Protezione Civile Regionale con il Sindaco che era continuamente in contatto, dato che il nostro Comune cominciava ad essere segnalato dai rilevatori delle acque a livello regionale, come il più colpito; si è lavorato sino a notte inoltrata e alle primi luci dell’alba della Domenica, altri sopralluoghi con i Tecnici della Provincia in località Alberi, decretavano la chiusura definitiva dell’arteria dall’abitato di Buccheri in poi per ovvi motivi di sicurezza dove, si registrava il cedimento e il dissesto di un altro tratto di strada in località Portella, già attenzionato con le piogge di due settimane fa, con l’apertura del manto stradale in più punti e la creazione di dislivelli stradali forti, l’esplosione dei muri di contenimento e la deformazione laterale di un tratto di circa 100 metri: praticamente impossibile attraversare.

Nel pomeriggio altri sopralluoghi con noi Amministratori, personale della Polizia Municipale e dell’Ufficio Tecnico per vagliare la possibilità di alternativa lungo la SP 5 ma con risultati del tutto inutili quindi si procedeva alla creazione delle barriere di chiusura nella interpoderale Sciffitto-Bragnolina mentre, in collaborazione con la Provincia, si creavano le barriere di chiusura al transito dall’abitato di Buccheri sino al bivio per Pedagaggi sulla SP 5”.
E chiaro che i problemi alla rete viaria per Catania hanno indotto l’Amministrazione di Buccheri a chiedere un’accelerazione alla Provincia di intervenire per non rimanere ancora una volta isolati visto che questa arteria, continua a sbriciolarsi in vari tratti, con il serio pericolo di rimanere chiusa per molto tempo mentre adesso, la chiusura è stata disposta temporaneamente, per poter consentire la redazione di una perizia di somma urgenza appunto per intervenire nei due tratti di dissesto.
Subito problemi per gli studenti che si recano a Lentini che adesso devono fare il giro da Vizzini con vistosi ritardi come pure i proprietari di attività commerciali della zona, gli allevatori, i Lavoratori Forestali, i proprietari dei fondi agricoli impediti al transito.
Altri danni si registrano in varie appezzamenti di terreno nel cuore degli uliveti, in contrada S.Andrea dove interi tratti sono scivolati dalla loro sede, trascinandosi con sé, gli alberi di ulivo impedendo quindi la normale riproduzione e vita dei secolari alberi da cui poi viene fuori, per derivato, il prezioso liquido che tutti abbiamo a tavola: l’olio d’oliva.
Ancora danni registrati nella Basilica di S.Antonio alla copertura con tegole volate via e listoni di grondaie e lamiere zincate di protezione completamente divelte, il Santuario della Madonna delle Grazie con l’acqua che si è infiltrata dal tetto inzuppando le panche e il pavimento, infiltrazioni anche nel palazzo Comunale, il Parco Avventura nel Bosco di S.Maria nel suo perimetro, con decine e decine di alberi abbattuti dalla furia del vento, la segnaletica verticale in varie parti del paese sradicata, cassonetti per la raccolta della spazzatura letteralmente trascinati per decine e decine di metri dalla loro posizione naturale e buttati per terra, pali della pubblica illuminazione piegati e plafoniere divelte e volate via chissà dove, intonaci e cappotti murari staccati e divelti come fossero fuscelli.


Appena il tempo di reiniziare la giornata odierna che un nuovo evento, forse più grave degli altri verificatesi, ha posto nuovamente in allarme l’Amministrazione Comunale: lungo la SS 124, a monte del centro abitato in direzione Piana, nei pressi dello svincolo interno per la via Galliano, ha ceduto sotto il peso delle forti piogge, un muro di contenimento alto 15 metri interamente costruito in pietra nera e l’attiguo tratto di rete fognante; preoccupazione quindi per la soprastante strada che collega l’abitato di Buccheri con la zona residenziale della Piana ma anche per l’unica uscita per i paesi montani e la città di Siracusa difatti, è stata subito disposta la transennatura del tratto che interessa il crollo per paura che potrebbe cedere anche la sede stradale sotto il peso del traffico veicolare ma ancor più grave, il sistema igienico sanitario a causa della condotta fognaria andata distrutta.
Il Sindaco ha chiesto immediatamente un sopralluogo congiunto al Genio Civile, alla Protezione Civile servizio di Siracusa, alla Sai 8, in modo da poter concordare urgentemente l’intervento per porre in sicurezza intanto la rete fognante che adesso sgorga senza incanalamento, poi il ripristino del muro che appare parecchio complicato e la sicurezza della sede stradale verso Siracusa che potrebbe, in caso di chiusura totale, isolare definitivamente l’abitato di Buccheri avendo già chiuso il transito da e per Catania lungo la SP 5.
“Una situazione davvero critica, afferma il vice Sindaco Gianni Garfì, che non ricordo abbia interessato in questo modo particolare il mio paese; i danni sono ingentissimi alle strutture abitative, alle reti viarie primarie e secondarie, ai territori agricoli, al centro abitato; il vortice ciclonico, evento piuttosto raro per le nostre zone così come mi hanno confermato dalla Protezione Civile, ci ha provato duramente e sta continuando ancora ad emergenza cessata, con altri eventi drammatici, fortunatamente senza interessare le vite umane; stiamo valutando bene come poter chiedere aiuto agli Enti preposti che a loro volta potrebbero emanare lo stato di calamità naturale; non abbiamo risorse tali da poter impiegare per fronteggiare una emergenza di questo tipo e proporzione per cui, vedremo giorno dopo giorno il da farsi; il Sindaco sta raccogliendo le segnalazioni e monitorando quanto sta accadendo ed assieme ai colleghi della Giunta, si farà il punto dell’emergenza maltempo, per intraprendere i dovuti provvedimenti che il caso impone; qualcuno deve poter aiutarci perché adesso le difficoltà saranno tante e sempre crescenti”.
Il racconto quindi di 2 giorni che hanno portato l’attenzione sul Comune di Buccheri come uno dei centri più colpiti tra le province di Siracusa, Ragusa e Catania investite dall’ondata di maltempo del 9 e 10 Marzo, un Comune e il suo territorio completamente devastato e disagiato e tutto ciò, per effetto della forza della natura che non concede sconti a nessuno.

   

Buccheri lì, 13.03.2012
Il Vice Sindaco
e Assessore al Territorio e alla Viabilità Rurale
P.I. Gianni Garfì

 

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