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UFFICIO DEL VICE SINDACO |
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Dopo l’ondata di maltempo
del 21 e 22 Febbraio scorso
che ha provocato una serie
di danni alle infrastrutture
viarie principali e
secondarie, il colpo di
grazia è arrivato con il
vortice ciclonico che si è
abbattuto il 9 e 10 Marzo
scorso nella Sicilia sud
orientale con i forti venti
e particolarmente il
comprensorio ibleo con le
forti piogge. |
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Questa premessa tecnica
serviva per far capire
l’entità della violenza che
si è abbattuta nel
territorio di Buccheri con
il vortice ciclonico che ha
posto a dura prova tutto
l’apparato di soccorso
difatti, immediatamente
appena arrivate le prime
segnalazioni da parte del
Dipartimento della
Protezione Civile e dalla
Prefettura, il Sindaco
Gaetano Pavano, ha disposto
la costituzione immediata
del Coc, il Centro Operativo
Comunale di soccorso,
coadiuvato in tutte le
operazioni dal vice Sindaco
e Assessore al Territorio e
alla Viabilità Gianni Garfì. |
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La gravità degli eventi
assumeva momento dopo
momento tutta la sua
consistenza infatti,
venivano registrate altre 3
scoperchiamenti di tetti,
seppur in modo parziale, con
l’acqua che entrava a
catinelle nelle abitazioni
con gli stessi inquilini in
preda alla paura e al
panico; il Sindaco si
adoperava a partecipare alle
operazioni di soccorso
assieme a me, monitorando
quello che accadeva in paese
per tutto il giorno, con
linee telefoniche in
contrada Piana letteralmente
divelte dalla furia del
vento, decine e decine di
tegole e onduline strappate
dai tetti delle case e
riversate per strada con
gravi pericoli, studi
professionali allagati,
bassi di condomini e
sottoscale allagati
dall’acqua con
infiltrazioni un po’
dappertutto, autovetture
sfondate nei parabrezza,
tratti di manto stradale di
via Natale Cappello che si
sollevava come il burro,
rami di alberi spezzati alla
Villa Comunale e a piazza
Matrice e poi i danni
fortissimi alle reti viarie
provinciali ricadenti nel
territorio comunale e le
strade interpoderali come la
Sciffitto-Bragnolina che ha
ceduto in un tratto centrale
con lo sprofondamento di
circa un metro laterale
della carreggiata per 35
metri di lunghezza, un
ulteriore sconquassamento
nella Pizzitto-Pirazzo,
nella strada che collega
piazza Fratti a Fontanelle
ed altre diramazioni interne
e poi le strade provinciali,
con la SP 71 Buccheri-Cava
ancora ulteriormente
compromessa, ben 5 frane
nella SP 72 Margio-Talarrita
che hanno invaso di terra,
interi tratti muro di
contenimento e detriti la
carreggiata con un modesto
costone in forte movimento,
la SP 10 Buccheri-Sortino
che è diventata un lago
d’acqua con tratti in cui
non si distingueva più la
campagna e il manto stradale
dove l’acqua passava e
ripassava da un lato
all’altro, non avendo più
alcun sbocco, con lo
stazionamento nella
carreggiata di oltre 10 cm.
di acqua, pericolosissima
per il traffico veicolare. |
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Nel pomeriggio altri
sopralluoghi con noi
Amministratori, personale
della Polizia Municipale e
dell’Ufficio Tecnico per
vagliare la possibilità di
alternativa lungo la SP 5 ma
con risultati del tutto
inutili quindi si procedeva
alla creazione delle
barriere di chiusura nella
interpoderale
Sciffitto-Bragnolina mentre,
in collaborazione con la
Provincia, si creavano le
barriere di chiusura al
transito dall’abitato di
Buccheri sino al bivio per
Pedagaggi sulla SP 5”. E chiaro che i problemi alla rete viaria per Catania hanno indotto l’Amministrazione di Buccheri a chiedere un’accelerazione alla Provincia di intervenire per non rimanere ancora una volta isolati visto che questa arteria, continua a sbriciolarsi in vari tratti, con il serio pericolo di rimanere chiusa per molto tempo mentre adesso, la chiusura è stata disposta temporaneamente, per poter consentire la redazione di una perizia di somma urgenza appunto per intervenire nei due tratti di dissesto. Subito problemi per gli studenti che si recano a Lentini che adesso devono fare il giro da Vizzini con vistosi ritardi come pure i proprietari di attività commerciali della zona, gli allevatori, i Lavoratori Forestali, i proprietari dei fondi agricoli impediti al transito. Altri danni si registrano in varie appezzamenti di terreno nel cuore degli uliveti, in contrada S.Andrea dove interi tratti sono scivolati dalla loro sede, trascinandosi con sé, gli alberi di ulivo impedendo quindi la normale riproduzione e vita dei secolari alberi da cui poi viene fuori, per derivato, il prezioso liquido che tutti abbiamo a tavola: l’olio d’oliva. Ancora danni registrati nella Basilica di S.Antonio alla copertura con tegole volate via e listoni di grondaie e lamiere zincate di protezione completamente divelte, il Santuario della Madonna delle Grazie con l’acqua che si è infiltrata dal tetto inzuppando le panche e il pavimento, infiltrazioni anche nel palazzo Comunale, il Parco Avventura nel Bosco di S.Maria nel suo perimetro, con decine e decine di alberi abbattuti dalla furia del vento, la segnaletica verticale in varie parti del paese sradicata, cassonetti per la raccolta della spazzatura letteralmente trascinati per decine e decine di metri dalla loro posizione naturale e buttati per terra, pali della pubblica illuminazione piegati e plafoniere divelte e volate via chissà dove, intonaci e cappotti murari staccati e divelti come fossero fuscelli. |
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