Nell’anno 1265, Buccheri subì un
assedio da parte di un’armata di truppe francesi.
L’aggressione fu la conseguenza del tradimento del nobile che
reggeva il paese: il Conte Manfredi di Paternò, il quale, per
distrarre i cittadini e permettere l’ingresso dei Franchi in paese
nonostante la disapprovazione del popolo, indisse tre giorni di
festa con tornei e giostre di cavalieri, con saltimbanchi e musici.
Gli arroganti e litigiosi Franchi, guidati dal Conte d’Urghel,
cercarono subito lo scontro con la popolazione disarmata. Il Conte
Manfredi fuggì abbandonando terre e abitanti al loro destino, ma i
Buccheresi, con l’aiuto dei musici e dei saltimbanchi, scelsero di
difendersi e, con armi di fortuna, riuscirono ad avere la meglio
sugli aggressori ricacciandoli fuori dalle mura del paese.
L’euforia della vittoria, diede così nuova linfa alla festa, che si
protrasse ancora per giorni.
Celebrazioni di armi e cavalieri, evocazione dell’immaginario
collettivo, leggende legate al Medio Evo siciliano: sono questi i
principali richiami del Medfest 2006. Una festa popolare e un
rituale collettivo nel cuore degli Iblei, che, attraverso dispute e
battaglie, racconti e teatro, cibi e canti, divengono evocazione e
rivisitazione di espressioni e simboli di un’età aspra e rude ma
carica di intriganti implicazioni come fu, più di ogni altro periodo
storico, la “Età di Mezzo”. |